Il presepe è una tradizione profondamente radicata nella cultura natalizia e la sua storia è affascinante, intrecciata con la figura di San Francesco d’Assisi e le Sacre Scritture.
C’erano nella stessa regione dei pastori che passavano la notte all’aperto, facendo la guardia al loro gregge. Ed ecco, un angelo del Signore si presentò a loro, e la gloria del Signore li avvolse di luce; essi furono presi da grande paura. Ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore, che è Cristo Signore. E questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito con l’angelo si unì una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà».
Luca 2,8-14
L’origine del presepe e il ruolo di San Francesco
Sebbene le rappresentazioni della Natività risalgano ai primi secoli del cristianesimo, è a San Francesco d’Assisi che si attribuisce l’invenzione del presepe nella forma che oggi conosciamo.
Nel 1223, a Greccio (vicino Rieti), il Santo organizzò una rappresentazione vivente della Natività. In una grotta allestita per l’occasione, fece portare un bue e un asino, e dispose della paglia. Non c’erano statue, ma la scena era così viva e toccante che toccò profondamente i presenti, invitandoli a meditare sulla semplicità e la povertà della nascita di Gesù.

L’evoluzione del presepe
Da quell’evento, il presepe si diffuse rapidamente in tutta Italia e in Europa. Inizialmente, erano rappresentazioni viventi, ma ben presto si svilupparono i presepi con le statue, realizzati in legno, terracotta o altri materiali.
Nel corso dei secoli, il presepe si è arricchito di dettagli e personaggi, diventando una vera e propria opera d’arte. Ogni regione d’Italia ha sviluppato un proprio stile, con caratteristiche e tradizioni uniche.
I nostri Presepi
I presepi delle comunità di Fanna e dintorni sono molto più che semplici rappresentazioni della Natività. Sono opere realizzate con passione e dedizione, che riflettono la fede, la cultura e la creatività delle comunità locali.
Ogni presepe ha una storia da raccontare: c'è quello realizzato con materiali poveri, che ci ricorda la semplicità della nascita di Gesù; quello costruito con pietre antiche, simbolo della perennità della fede; e quello realizzato con maestria artigianale, che ci trasporta in una Palestina autentica.
a Fanna
Scuola dell’infanzia «Maria Immacolata»

Colori di Natale, un arcobaleno di cuori
Il presepe e l’albero di Natale rappresentano per noi occasioni preziose per rafforzare il senso di comunità. Realizzare il presepe insieme ai bambini è un modo divertente per avvicinarli alla storia e ai valori del Natale, stimolando la loro immaginazione e creatività. L’iniziativa di addobbare l’albero di Natale in collaborazione con le famiglie, invece, favorisce l’integrazione e lo scambio tra genitori e insegnanti, creando un clima accogliente e partecipativo. È un modo per dimostrare che la scuola è un luogo aperto dove la tradizione si incontra con la condivisione.
I bambini assieme alle maestre Annalisa Monia Monica Giada
a Orgnese
Chiesa di San Leonardo
L’essenziale è invisibile agli occhi
Ogni anno, con semplicità, questo presepe rinasce da sé. Niente di superfluo, solo l’essenziale. Rami e foglie raccolte nei dintorni, legna, tegole, mattoni… materiali poveri che parlano di una nascita povera, ma ricca di significato. Un presepe che, proprio nella sua naturalezza, ci riporta al cuore del messaggio natalizio: la scelta di Dio di nascere in una mangiatoia, tra gli animali. Un invito a toccare con mano la povertà in cui si è manifestato il Figlio di Dio, un invito a riscoprire il valore delle cose semplici. E poi, la lanterna. Una luce fioca, simbolo della fede che Gesù infonde in noi. Una luce che, anche nelle tenebre più profonde, può trasformare tutto in bellezza. Ringraziamo William Roman che ogni anno si presta alla realizzazione sempre nuova e significativa del presepe di Orgnese.
Angelina Sonia William

a Fanna
Santuario di Madonna di Strada

Un natale antico e nuovo, per ritrovare la strada verso Dio
Un presepe fatto di pietre antiche, testimoni silenziosi del tempo, e di statuine bianche, luminose come la speranza. In questa semplicità, in questo gioco di contrasti tra la terra e il cielo, si cela un mistero profondo. Gesù, il Figlio di Dio, si è fatto uomo, ha scelto di nascere in una grotta, tra gli umili pastori. Un gesto d’amore infinito che ci invita a guardare oltre le apparenze, a riscoprire il valore delle piccole cose e ad amare come Lui ci ha amati. Costruire un presepe, anche il più semplice, diventa così un atto di fede, un modo per far entrare la luce di Natale nei nostri cuori. Un’esperienza che, pur nella sua semplicità, può rivelarsi sorprendentemente complessa, perché ci chiede di metterci in gioco, di aprire le porte del nostro cuore alla tenerezza di Dio. L’allestimento del presepe è stato curato da Graziella Rigutto.
Graziella Liliana Ugo
a Fanna
Chiesa di San Martino
Passione e tradizione incontrano la creatività
La passione per la tradizione e la ricerca continua di nuove espressioni artistiche animano la realizzazione del presepe di San Martino. La maestria di Francesco Valguarnera hanno dato vita a un’opera che ogni anno sorprende per la sua bellezza e originalità. Dietro ogni dettaglio, ci sono mesi di lavoro e un impegno costante nel migliorare l’allestimento, grazie anche al prezioso contributo dei volontari della Pro Loco. Quest’anno, il presepe ci trasporta in una Palestina autentica, con un’attenzione minuziosa ai particolari che rende ogni elemento vivo e tangibile.
Federica Sara Francesco

a Cavasso
Chiesa di San Remigio

Un rifugio di semplicità, costruito con il cuore e con le mani
La tradizione del presepe continua a vivere a Cavasso, quest’anno arricchita grazie al talento di Giuseppe Gambon (per tutti Bepi), che nella rappresentazione della Natività ha portato delle novità importanti. Una nuova grande stalla di legno con fienile realizzata artigianalmente con legni locali lavorati a mano, che rappresenta un luogo accogliente nella semplicità, dove gli animali offrono il loro calore al Bambino Gesù. La recinzione, frutto dell’inventiva dell’artista, completa l’opera, creando un’atmosfera intima e protettiva. Questo presepe ci riporta il vero significato del Natale, invitandoci a riflettere sulla semplicità e sulla bellezza della vita.
Bepi Daniele