La prima Confessione: un incontro con l’amore infinito di Dio

Con il perdono si aggiusta ogni ferita? Il perdono come atto d’amore: il padre nella parabola rappresenta un amore che non conosce limiti, un amore che va oltre l’offesa e l’errore. Il suo abbraccio al figlio pentito è un gesto di accoglienza totale, che non chiede spiegazioni né impone condizioni. Il perdono come guarigione: l’abbraccio del padre non solo ristabilisce la relazione, ma guarisce anche le ferite interiori del figlio. Il perdono libera dal peso del rimorso e della vergogna, aprendo la strada a una nuova vita. La difficoltà del perdono: il fratello maggiore, incapace di perdonare, ci ricorda che il perdono non è sempre facile. Richiede umiltà, compassione e la volontà di superare il risentimento. Il perdono come scelta: il perdono non è un sentimento automatico, ma una scelta consapevole. È la decisione di lasciare andare il passato e di accogliere l’altro con amore e misericordia. … era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa. Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa. dalla Parabola del figliol prodigo (Lc 15,20-24) Un passo nel cammino della fede Domenica 9 Marzo 2025 è stata una giornata speciale per i bambini di terza elementare di Cavasso Nuovo e Fanna, che hanno vissuto la loro prima Confessione. Questo importante passo nel loro cammino di fede è stato un momento di grande emozione e significato.La cerimonia, guidata da don Alex, ha permesso ai bambini di avvicinarsi al sacramento della Riconciliazione, sentendosi ascoltati, perdonati e più liberi. Nonostante qualche timore iniziale, l’esperienza è stata positiva e coinvolgente, grazie anche all’atmosfera serena e festosa creata dalla comunità.Le parole e i gesti di don Alex hanno saputo trasmettere ai bambini il valore del perdono e l’amore misericordioso di Dio, un amore che si rinnova ogni volta e ci sentiamo risollevati. La parabola del Padre misericordioso, con la sua tenerezza e il suo perdono incondizionato, ha reso ancora più tangibile la gioia di sentirsi amati da Dio.Un ringraziamento speciale va alle catechiste, alle famiglie e ai cori che hanno accompagnato i bambini in questo importante momento insieme. Le famiglie dei bambini I bambini della prima confessione di Cavasso e Fanna per l’anno 2024-25: Jonas, Christian, Noemi, Giulio, Mattia, Valentino, Gabriele, Matteo, Angelica, Leonardo, Federico, Ilaria, Lorenzo, Cesare, Gabriele, Ireneusz, Eros, Leonardo, Vittoria, Mattia, Bryan, Vincent e Diego. il dono del perdono nel cuore dei bambini «Ero agitato e non ho dormito tanto, quando sono entrato in chiesa ero emozionato ma don Alex mi ha tranquillizzato. Dopo la confessione mi sono sentito libero e felice».Federico «È stata una cerimonia che ti fa sentire più leggero e perdonato da Gesù. Ci è piaciuto quando ci hanno perdonati i peccati e quando abbiamo scritto un pensiero sulla confessione».Giulio e Noemi «Io appena entrato in chiesa ero ansioso, mia mamma mi ha detto di fare dei respiri profondi e mi sono rilassato. Poi don Adrian mi ha fatto sentire a mio agio e mi ha fatto un po’ ridere dopo la confessione mi sentivo più libero. Mi è piaciuto il momento in cui abbiamo acceso la candela perché è stato un momento significativo è un momento di luce nella nostra famiglia».Christian «L’incontro tra bambini e Gesù, i nostri peccati e le preghiere da condividere insieme. Gesù ascolta e proteggi i nostri cari sia nella terra che nel tuo regno. I canti e le candele che significa la luce del Signore».Ilaria «Prima della confessione ero un po’ agitato, ma quando sono entrato in chiesa mi sono tranquillizzato. Don Adrian è stato molto gentile, mi è piaciuto molto portare la candela alla Madonna e cantare tutti insieme».Jonas «Domenica ero un po’ emozionato di confessarmi per la prima volta. Mi ero preparato nella mia testa il discorso da fare a don Alex. È stato come parlare con un amico. Durante la confessione mi sono sentito più leggero, tranquillo e accolto da Gesù. Perdonare è una parola bellissima perché il perdono dà pace a fa stare bene chi lo riceve e anche chi lo dà. È stato bello poi poter restare un po’ con i miei amici e giocare insieme».Leonardo (C) «Quando sono stato vicino al prete mi sono sentito vicino Gesù e libero. Quando sono stato vicino alla Madonna l’ho sentita accanto a me. Anche quando abbiamo cantato “acqua siamo noi” mi è piaciuto tanto».Gabriele «Io non vedevo l’ora di fare la prima confessione perché sapevo che dopo sarei stato più libero. Don Adrian è stato molto divertente e mi ha messo a mio agio. È stata una bella esperienza perché l’ho condivisa con tutti i miei amici».Leonardo (F) «Prima di fare la confessione ero tranquilla poi quando è iniziata la cerimonia mi sono un po’ agitata, quando è arrivato il mio turno ero molto emozionata ma don Adrian è molto simpatico e mi ha tranquillizzata. Finita la confessione mi sono sentita più libera. La giornata è stata molto bella e divertente anche perché poi ho giocato con i miei amici».Angelica Il canto finale dei bambini Acqua siamo noi dall’antica sorgente veniamo,fiumi siamo noi se i ruscelli si mettono insieme,mari siamo noi se i torrenti si danno la mano,vita nuova c’è se Gesù è in mezzo a noi. E allora diamoci la mano e tutti insieme camminiamoed un oceano di pace nascerà…E l’egoismo cancelliamo un cuore limpido sentiamoe Dio che bagna del suo amor l’umanità. #catechismo, #comunitàcristiana, #gioia, #famiglia, #bambini, #perdono, #riconciliazione, #sacramento
Un Carnevale dove la gioia non conosce confini e la fede si fa festa!

Una festa 🎉 per sentirsi Chiesa🙏🏻 Lunedì 3 marzo, il centro parrocchiale di Cavasso si è trasformato in un vivace incontro di culture e generazioni, un luogo dove la fede ha favorito un gemellaggio-pellegrinaggio virtuale, fatto di colori brillanti, suoni festosi, sorrisi luminosi e di un’umanità semplice e autentica, che ha attraversato un oceano… fino al Brasile!!! Questa iniziativa, organizzata da don Alex e le parrocchie di Fanna e Cavasso, in collaborazione con le catechiste, le famiglie e il giovanissimo dj Alex, è stata pensata per riscoprirci fratelli cristiani, anche nella gioia di una festa. Carnevale a gioia unificata: Fanna, Cavasso e… Brasile! 🇮🇹🤗🇧🇷 Un ponte di allegria ha collegato le nostre comunità al calore del Brasile, una festa che ha unito bambini, ragazzi e adulti, accendendo i nostri cuori. Grazie al collegamento Zoom in diretta, (e a don Alex che ci ha fatto da interprete!), abbiamo ascoltato le voci dei giovani brasiliani di una parrocchia di San Paolo assieme a Francesca, missionaria italiana in Brasile, conoscendo la loro realtà, il loro impegno nel volontariato e la loro fede serena e viva. Nonostante le differenze di età, cultura e lingua abbiamo sentito la presenza accogliente di Gesù in mezzo a noi. «Che la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena». Gv 15,11 Queste parole del Vangelo hanno guidato nei gruppi di catechismo, alla ricerca della gioia, ad accoglierla nei nostri cuori e a condividerla con gli altri. Perché la gioia condivisa si moltiplica, si espande, si fa dono…🌟🎁 Con le parole di Isaia ricordiamo questa forza: «Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata». Is 55,10-11 I Bambini e le famiglie di Fanna e Cavasso #Attività in Parrocchia, #Brasile, #Carnevale, #Catechismo, #Cavasso Nuovo, #Cavasso Pordenone, #Eventi in comunità, #Fanna, #Fanna Pordenone, #Festa della gioia, #Festa della speranza, #Festa di carnevale, #Italia-Brasile, #Racconti Testimonianze, #San Martino, #San Remigio, #solidarietà
Giornata per la Vita, Santa Messa al Santuario

La Messa per la Vita In occasione della 47° Giornata nazionale per la Vita, la tradizionale “Messa per la Vita” in rappresentanza di tutta Diocesi di Concordia Pordenone, si è celebrata Domenica 2 Febbraio alle ore 10.30 al Santuario di Madonna di Strada a Fanna, presieduta dal Vescovo S.E. mons. Giuseppe Pellegrini. Santa Messa UN GESTO D’AMORE E SOLIDARIETÀ Le comunità parrocchiali di Fanna e Cavasso Nuovo hanno partecipato numerosi a questo evento speciale promosso dalla nostra Diocesi. L’iniziativa aveva un duplice significato Dono della vita La “Giornata per la Vita” vuole educarci all’accoglienza della vita in ogni sua forma, ringraziando per la nostra e quella degli altri, soprattutto quando è fragile, malata, diversa o inattesa. Aiuto alla Vita di Pordenone e in tutta Italia e in tutta Italia, attraverso la vendita di primule: sui sagrati delle nostre parrocchie sono stati allestiti dei banchetti con primule colorate, simbolo di vita fiorente. Il ricavato della vendita è stato interamente devoluto al “Progetto Gemma”, un servizio che offre un sostegno economico e un accompagnamento a madri in difficoltà per portare a termine la gravidanza e affrontare il primo anno di vita del bambino. servizio di adozione prenatale a distanza ravvicinata Il Progetto Gemma Progetto Gemma offre alle mamme in difficoltà un sostegno economico, che le può consentire di portare a termine con serenità la gravidanza, e accompagnarla fino al primo compleanno del bambino. per informazioni Un impegno comunitario La “Messa per la Vita” è stata un’occasione preziosa per riflettere sul valore della vita e per rinnovare il nostro impegno a prenderci cura gli uni degli altri, soprattutto di chi è più fragile e vulnerabile. Come comunità cristiana, siamo chiamati a essere testimoni di speranza e a costruire una società più accogliente e solidale. Una primula per far fiorire la vita La primula che abbiamo acquistato e che resterà nelle nostre case è un segno tangibile del nostro impegno a proteggere e sostenere la vita. È un piccolo gesto che, unito a tanti altri, può fare la differenza per le mamme e le famiglie che si trovano ad affrontare una gravidanza inattesa o in difficili condizioni. Festa della famiglia e anniversari di matrimonio In questa giornata speciale, abbiamo voluto celebrare anche la bellezza della famiglia e l’importanza del matrimonio. Durante la Messa, sono stati ricordati gli anniversari di matrimonio delle coppie della nostra comunità, e alcune coppie hanno avuto il piacere di partecipare al pranzo in condivisione presso il santuario. Testimonianze Una giornata per celebrare la vita, tra fragilità, speranza e legami significativi Nel cuore di una comunità accogliente, si è celebrata la vita in tutta la sua bellezza e complessità, un intreccio di fragilità e resilienza, di nostalgia e speranza. Giovani e anziani, uniti come una “famiglia di famiglie”, hanno condiviso un momento di profonda comunione, riscoprendo il valore dei legami affettivi autentici.Le primule, simbolo di questa giornata speciale, con i loro colori vivaci hanno portato un raggio di primavera, ricordandoci la bellezza che sboccia anche nei momenti più difficili. Come Simeone e Anna, figure emblematiche del Vangelo, il nostro sguardo si è fatto carico di fede, riconoscendo nel “bambino Gesù” – metafora della vita che si rinnova – la promessa di un futuro luminoso.L’atmosfera era intrisa di serenità e calore umano, grazie alla presenza di un Vescovo “alla mano” e all’impegno degli organizzatori. Un pranzo condiviso, come gesto di amore e condivisione, ha arricchito ulteriormente questa esperienza di “ospitalità”.La Giornata per la Vita e la celebrazione degli anniversari di matrimonio delle comunità di Fanna e Cavasso Nuovo sono state un successo, un’occasione per riscoprire il gusto dello stare insieme, della condivisione di valori e, perché no, anche di sapori genuini. Un’iniziativa da ripetere, per continuare a coltivare la gioia di sentirsi parte di una comunità viva e accogliente. Francesca, Riccardo, Lucia, Gianna e GerardoFoto Francesco Roshu Altre informazioni 47° Giornata nazionale per la Vita. Tutte le proposte in diocesi Movimento per la Vita Italiano e Centri di Aiuto alla Vita Centro di Aiuto alla Vita (C.A.V.) PROGETTO GEMMA www.fondazionevitanova.it CENTRI DI AIUTO ALLA VITA www.mpv.org
Cammini Giubilari della Concordia · Partenza dal Santuario Via di S. Cristoforo

Alle sorgenti della Fede 30 maggio · 2 giugno 2025 · 5 vie per condividere la spiritualità del cammino Il pellegrinaggio esprime un elemento fondamentale di ogni evento giubilare. Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita. Il pellegrinaggio a piedi favorisce molto la scoperta del valore del silenzio, della fatica e dell’essenzialità. (Papa Francesco) Dal 30 maggio al 2 giugno, in occasione del Giubileo del 2025, ci troveremo insieme a camminare, partendo da diversi punti del Friuli, attraverso vecchie e nuove vie, per giungere a Concordia Sagittaria, antico luogo di devozione e sede di una delle cattedrali più importanti per le nostre terre.Durante il Cammino sarà proposta la visita ai luoghi più significativi della cultura cristiana della nostra regione. Via di San Cristoforo > Dal Santuario di Madonna di Strada a Concordia Tappa 1 – 30 maggio, dal Santuario di Madonna di Strada a San Leonardo Valcellina (19 km)Tappa 2 – 31 maggio, da San Leonardo Valcellina a Pordenone (23 km)Tappa 3 – 1 giugno, da Pordenone a Torrate di Villotta di Chions (20 km)Tappa 4 – 2 giugno, da Torrate di Villotta di Chions a Concordia (17 km) Referente: Chiara Aviani: gal@montagnaleader.org CHIUSURA ISCRIZIONI 10 MAGGIO 2025 PER TUTTE LE INFO: Cammino Giubilare della Concordia –
Associazione “W.O.R.K.”- Vedove e Orfani nel Kenya Rurale

Un piccolo gesto, un grande aiuto. Hai mai pensato che pochi centesimi potrebbero cambiare la vita di qualcuno?In Kenya, dove la carestia e la povertà sono una dura realtà, una donna sola o un orfano lottano ogni giorno per sopravvivere. Con una piccola donazione, possiamo offrire loro un pasto, cure mediche, un tetto e la speranza di un futuro migliore. Immagina il sorriso di un bambino che finalmente può andare a scuola o la gratitudine di una madre che può nutrire i suoi figli. Non sottovalutare il potere di un piccolo gesto. Insieme, possiamo fare la differenza. Web site: www.work-kenya.orgCharity Number: 1119959 Per informazioni a Fanna e Cavasso rivolgersi a don Adrian Toffolo Mary-Jane Butler ha vissuto a tempo pieno in Kenya dal 1997, lavorando nel settore sanitario della Diocesi di Bungoma per 10 anni. Nel 2007, insieme al sacerdote don Adrian Toffolo e ad altri amici, ha fondato l’associazione di beneficenza W.O.R.K. (Vedove e Orfani in Kenya Rurale). Grazie a donazioni dall’Europa, l’organizzazione sostiene l’istruzione di orfani e aiuta le vedove a trovare un lavoro o a coltivare la terra.W.O.R.K. ha costruito una clinica, la ‘St Bakhita Health Centre’, che offre cure a 60 pazienti e ha avviato numerosi progetti sanitari nelle zone più povere. L’associazione ha inoltre migliorato le scuole frequentate dagli orfani, costruendo aule, cucine e dormitori.Mary-Jane visita regolarmente il Kenya per monitorare i progetti e assicurarsi che le donazioni siano utilizzate al meglio. Un gruppo di volontari fidati sostiene l’organizzazione nelle sue attività.Grazie a W.O.R.K., molti orfani hanno completato gli studi e trovato un lavoro, costruendosi un futuro. Anche le vedove hanno acquisito l’autonomia economica. L’obiettivo dell’associazione è quello di aiutare le persone a diventare autosufficienti, in modo che non abbiano più bisogno di aiuti esterni. «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». Matteo 13,31-32 Galleria W.O.R.K. Momenti di vita e speranza Ritratti che raccontano storie, sguardi che riflettono un’anima, sorrisi che illuminano il volto di chi, nonostante le difficoltà, non ha mai smesso di sperare. Queste sono le vedove e gli orfani che abbiamo incontrato, persone che hanno toccato le nostre vite e ci hanno insegnato il vero significato della vita. Ognuna di queste fotografie è una pagina di un diario, un frammento compone il mosaico di un’esperienza unica, di carità e speranza che ci ha portato lontano, geograficamente e interiormente, alla scoperta di un mondo fatto di fragilità e di forza, di dolore e di riscatto. Tornando a casa, portiamo sempre con noi un bagaglio ricco di emozioni e di insegnamenti. Altre foto Fine la nostra storia Testo testo Altre foto Fine L’istruzione: diritto e investimento per il futuro L’istruzione è un diritto fondamentale che va garantito a tutti i bambini, senza distinzione. Investire nell’istruzione significa investire nel futuro del nostro pianeta. Ogni bambino ha il diritto di realizzare i propri sogni e di contribuire a costruire un mondo migliore. L’importanza di una formazione qualificata L’istruzione non è solo un diritto fondamentale, ma è anche un potente strumento per rompere il ciclo della povertà e promuovere lo sviluppo di una società più equa e giusta. Investire nell’educazione di un bambino significa investire nel suo futuro e in quello della comunità in cui vive. Il valore dell’apprendimento di un mestiere Offrire ai bambini orfani l’opportunità di apprendere un mestiere rappresenta un investimento nel loro futuro e nella società nel suo complesso. È un modo concreto per dare loro una speranza e permettergli di costruire un futuro migliore. WHY CHOOSE US Cultivate Green Living, Embrace Green Values. How promotion excellent curiosity yet attempted happiness. Prosperous impression had conviction. For every delay death ask style. Me excellent curiosity yet attempted happiness. Energy Innovations Extremity direction existence as dashwoods do up. Licensed Experts Extremity direction existence as dashwoods do up. Renewable Technology Extremity direction existence as dashwoods do up. 24/7 Priority Support Extremity direction existence as dashwoods do up. #WORKKenya, #Beneficenza, #Solidarietà, #Africa, #Kenya, #Kenyarurale, #Aiutiumanitari, #Bambini, #Orfani, #Donne, #Vedove, #fareladifferenza, #insiemepossiamo, #donazione, #sostienici, #UnPiccoloGesto, #Solidarietà, #CondividiIlBene, #UnMondoMigliore
Scuola dell’infanzia «Maria Immacolata»

La Scuola dell’Infanzia «Maria Immacolata» Dove i sogni diventano realtà Scuola dell'Infanzia Sezione Primavera Una scuola accogliente e familiare, pensata per favorire una crescita armoniosa dei bambini sotto ogni punto di vista. L’ambiente protetto e stimolante permette loro di sviluppare le proprie potenzialità fisiche, cognitive, emotive e sociali. ISCRIZIONI APERTE La nostra scuola offre un’esperienza educativa completa e stimolante, che pone al centro il benessere e la crescita armoniosa dei bambini. L’ampia gamma di attività proposte, l’ambiente accogliente e l’attenzione alle esigenze individuali di ciascun bambino fanno di questa scuola un luogo ideale per i primi anni di vita. La Scuola e la Crescita Un ambiente educativo a 360° L’educazione cattolica, in questa scuola, si presenta come un percorso formativo completo che va oltre la semplice trasmissione di nozioni. Essa si propone di accompagnare il bambino nel suo cammino di scoperta di sé e del mondo, offrendogli gli strumenti necessari per costruire una personalità solida e autonoma. La ricca offerta formativa proposta dalla scuola, che spazia dai laboratori d’arte ai progetti di educazione alla cittadinanza, passando per le attività sportive e musicali, testimonia la volontà di fornire ai bambini un’esperienza educativa completa e diversificata. Oltre alle attività tradizionali, la scuola propone un ricco ventaglio di laboratori e progetti che arricchiscono l’esperienza educativa dei bambini: Educazione religiosa Laboratori creativi Progetti interdisciplinari Musica e movimento Lettura e biblioteca Lingua inglese Sviluppo delle competenze di base Educazione alla salute e Sicurezza stradale Uscite didattiche e progetti sul territorio Perchè sceglierci Cosa ci distingue La nostra scuola è un luogo dove i bambini imparano a rispettare se stessi e gli altri, a collaborare e a condividere. Valorizziamo l’importanza delle relazioni, della natura e del gioco, convinti che siano fondamentali per una crescita armoniosa e completa. Scegliere la nostra scuola significa affidare i propri figli a un progetto educativo basato su solidi e duraturi valori cristiani. Ambiente sicuro e stimolante Contesto positivo e inclusivo Educatrici qualificate e affidabili Collaborazione genitori-insegnanti Attività extrascolastiche selezionate Scopri di più Iscrizioni aperte Anno scolastico 2025-26 Iscrizioni aperte A.S. 25-26 L’edificio un ambiente sicuro e stimolante Desideri approfondire qualche aspetto in particolare? Per avere maggiori dettagli sui progetti specifici, sulle modalità di iscrizione o sull’organizzazione della giornata scolastica puoi scaricare il libretto della scuola oppure contattarci. Per informazioni PTOF 2022-2025 Piano Triennale dell’Offerta Formativa Il PTOF è un documento che definisce l’identità e gli obiettivi di una scuola. Cosa contiene il PTOF• Progetto Educativo: I principi ispiratori della scuola, le sue finalità e i valori su cui si basa.• Scelte Didattiche: Le modalità di insegnamento, i metodi e gli strumenti utilizzati.• Organizzazione: Come la scuola è strutturata, come vengono utilizzate le risorse e come è gestita la vita scolastica.• Monitoraggio: Un sistema per verificare se gli obiettivi del PTOF vengono raggiunti. Il progetto «LE MANI IN PASTA» Si concentra sullo sviluppo dei bambini attraverso attività manuali e sensoriali.– Obiettivi◦ Favorire l’esplorazione e la scoperta del mondo.◦ Stimolare la creatività e la fantasia.◦ Sviluppare le capacità motorie e cognitive.– Attività◦ Laboratori di manipolazione con diversi materiali.◦ Progetti legati all’alimentazione.◦ Attività per l’ampliamento dell’offerta formativa. Programma Didattico Integrazione nel territorio Attività per l’integrazione Le attività che coinvolgono tutta la comunità, come le feste tradizionali, la festa dei nonni o le recite natalizie e di fine anno, sono occasioni preziose per favorire l’integrazione e lo scambio reciproco. Preparare insieme il pane di San Martino per la festa del patrono e condividerlo durante la celebrazione, oppure organizzare uscite didattiche sul territorio, sono esempi concreti di come sia possibile creare un legame tra le famiglie e la comunità. Queste iniziative non solo permettono di conoscersi meglio, ma contribuiscono anche a costruire un senso di appartenenza e a rafforzare i rapporti tra le persone. Alcune delle attività Castagnata in compagnia Festa dei nonni San Martino dei bambini, incontro in Chiesa con don Alex Condivisione del Pane, realizzato dai bambini per la Messa del Patrono Bancarella alla Festa di San Martino, a cura dei genitori e rappresentanti Batti Bidons, passeggiata per le vie chiamando San Nicolò Mercatino alla Festa dell’Immacolata Recita di Natale Festa di Carnevale Serata cinema Festa della Famiglia con Santa Mesdsa Gita di primavera con i nonni Recita di fine anno San Martino dei bambini Batti Bidons Preparazione e condivisione del pane di San Martino Recita di Natale Contattaci Scuola dell’Infanzia e Sezione Primavera Via Toffoli 4 · 33092 FANNA PN scuolainfanziafanna@alice.it +39 0427 77306 CHIAMARE PREFERIBILMENTE NEGLI ORARI 8.00-9.00 / 12.30-13.30 / 15.30-16.00 Nome Email Messaggio Invia
Benedizione dei bambini. Per l’Epifania 3 grandi doni: famiglia, comunità, fede

Una stella guida per ogni famiglia All’Epifania lasciamoci ispirare dai Re Magi portando 3 doni: Famiglia, Comunità e Fede L’Epifania, festa che celebra la manifestazione di Gesù Cristo ai Magi e a tutti i popoli, offre un’opportunità unica per riflettere sull’importanza di tre pilastri fondamentali della nostra società: la famiglia, la comunità e la fede. La famiglia: il primo nucleo di fede, è il primo luogo in cui si trasmettono i valori, la cultura e, soprattutto, la fede. L’Epifania, con la sua immagine della Sacra Famiglia in fuga in Egitto, ci ricorda l’importanza di proteggere e custodire i legami familiari. È all’interno della famiglia che i bambini imparano i primi rudimenti della fede, attraverso le preghiere, le tradizioni e l’esempio dei genitori. La benedizione dei bambini, in occasione dell’Epifania, sottolinea proprio questo aspetto: i più piccoli sono affidati alla protezione divina e alla guida dei loro genitori. È un momento di grande emozione e di rinnovato impegno per le famiglie nel trasmettere la fede alle nuove generazioni. La benedizione dei bambini nel giorno dell’Epifania Festa della rivelazione universale di Dio, è stata celebrata quest’anno a Fanna, insieme per entrambe le nostre parrocchie. La presenza numerosa dei bambini, insieme alle loro famiglie, ha reso l’atmosfera ancora più gioiosa e significativa, un momento di grande emozione, un gesto che ha toccato i cuori di tutti i presenti. Gioia universale Don Alex, con la sua coinvolgente accoglienza, ha fatto distribuire ai bambini bandierine di ogni nazione del mondo, sottolineando come Dio parla a tutti, ovunque nel creato, nello stesso linguaggio, indipendentemente dalla lingua o dalla cultura, e che vede tutti noi allo stesso modo in ogni luogo, invitandoci a costruire su queste basi una comunità fraterna. Dopo la Benedizione, nel pomeriggio, è seguita in sala Arcobaleno la proiezione del film con la cioccolata calda. Un ulteriore opportunità di condividere un momento di allegra convivialità. È stato bello vedere come la parrocchia si sia trasformata in un luogo di incontro e di festa, dove grandi e piccoli hanno potuto sperimentare la gioia della comunità cristiana. Film & Cioccolata Per riflettere sui valori di gentilezza e solidarietà, è stato proiettato il film “Robot selvaggio”. Ringraziamo coloro che hanno contribuito all’organizzazione! Invitiamo le comunità a partecipare alle prossime iniziative in parrocchia! Alessandra Sara, Ilari, Simona e Zeudi
Benedizione del falò: purificazione e protezione

una tradizione che parte da lontano Il falò: significato e origini La tradizione del falò è un’usanza antica e radicata nella cultura friulana. Il rito ha origini remote, legate a riti pagani di purificazione e propiziazione. Il fuoco è simbolo di purificazione, di passaggio e di rinnovamento. Le fiamme allontanano le tenebre e le paure, portando con sé la speranza di un anno prospero e fertile. una tradizione che parte da lontano Il Falò: Origini Significato La tradizione del falò epifanico in Friuli, è un’usanza antica e radicata nella cultura della regione. Le prime testimonianze scritte risalgono al 1300, ma si ritiene che il rito abbia origini ancora più remote, legate a riti pagani di purificazione e propiziazione. Il fuoco, elemento centrale dei falò, rappresenta da sempre un simbolo di purificazione, di passaggio e di rinnovamento. Le fiamme, che illuminano la notte, allontanano le tenebre e le paure, portando con sé la speranza di un nuovo anno ricco di prosperità e fertilità. Benedizione del Falò: un rito di purificazione e protezione La benedizione dei falò è un rito religioso che si è aggiunto nel tempo per rafforzare il significato di purificazione e di protezione legato a questa tradizione: il sacerdote benedice il fuoco e i partecipanti, invocando la benedizione divina sull’anno nuovo e sulla comunità e sui raccolti. Usi e costumi locali… Tra le usanze tradizionali c’è il “pronostico del falò”, in cui si osserva la direzione del fumo per trarre auspici sull’anno nuovo. Se il fumo va verso est, si prevede un anno di abbondanza; se va verso ovest, si temono difficoltà. In alcune zone, si brucia un fantoccio di paglia, simbolo dell’anno vecchio che se ne va. La preparazione e l’accensione dei falò sono un momento di grande coinvolgimento comunitario. Nei giorni precedenti all’Epifania, interi paesi si mobilitano per raccogliere i materiali naturali da bruciare. Il tradizionale Falò di Fanna, un evento che scalda i cuori delle comunità Un lavoro d’insieme Calore, tradizione, comunità La preparazione del falò a Fanna coinvolge un numero notevole di persone, dai 15 ai 35 volontari attivi, con l’aggiunta di una grande partecipazione giovanile, che testimonia il forte legame tra le nuove generazioni e le tradizioni del paese. Un mese di lavoro intenso, a partire dal periodo pre-natalizio, ha portato alla realizzazione di circa 1400 fascine di legna direttamente sul posto, accatastate poi con cura per dare vita a una struttura sicura ma imponente. Il falò di Fanna Un rito antico, un cuore giovane Il falò di Fanna viene organizzato dall’associazione culturale “Chei dal falò” di Fanna ha celebrato quest’anno il suo quinto anniversario, confermando il tradizionale falò come un evento sentito da tutta la comunità. Nata sulla scia del precedente “Grande falò degli Alpini”, l’associazione ha raccolto un’eredità importante, aprendola a nuove energie e a una partecipazione sempre più ampia. Benedizione: Purificazione e Protezione IL FUOCO DELLA FEDE, la Benedizione Sacerdotale che Protegge e GuidaLa benedizione del falò da parte di don Alex e don Dario, insieme a Riccardo, durante l’accensione, è un gesto che ha dato un significato ancora più profondo di purificazione e protezione in questa tradizione antica. Un Falò che Illumina Le preghiere dei sacerdoti, rivolte ai presenti e al fuoco, hanno invocato la benedizione sull’anno nuovo, sulla comunità e sui frutti della terra. Benedizione: Purificazione Protezione IL FUOCO DELLA FEDE, la Benedizione Sacerdotale che Protegge e GuidaLa benedizione del falò da parte di don Alex e don Dario, insieme a Riccardo, durante l’accensione, è un gesto che ha dato un significato ancora più profondo di purificazione e protezione in questa tradizione antica. Un Falò che Illumina Le preghiere dei sacerdoti, rivolte ai presenti e al fuoco, hanno invocato la benedizione sull’anno nuovo, sulla comunità e sui frutti della terra. Approfondisci L’Organizzazione Armonia = valore aggiunto L’edizione di quest’anno è stata caratterizzata da un’organizzazione ancora più propositiva, che ha permesso di gestire al meglio l’afflusso di partecipanti e di coordinare le diverse attività. La manifestazione si è svolta in un clima di grande collaborazione e solidarietà, con il contributo di associazioni locali, degli Alpini di Fanna, del Comune, dei negozianti e degli esercenti, e con la partecipazione di tutto il paese. Tradizioni che ardono Legami che si rinnovano Il nostro falò è molto più di una semplice festa: è un momento di incontro e di condivisione, un’occasione per rafforzare l’appartenenza alla comunità e per celebrare insieme le nostre tradizioni. La partecipazione di persone di ogni età, dai bambini agli anziani, testimonia il valore intergenerazionale di questo evento, che unisce passato, presente e futuro. Un rito da vivere Tradizione da custodire La riuscita del falò di Fanna è un successo che si ripete ogni anno, grazie all’impegno costante dell’associazione “Chei dal falò” e alla generosità di tutta la comunità. Un evento che merita di essere vissuto e sostenuto, per continuare a tramandare una tradizione preziosa e per ravvivare lo spirito di collaborazione e di amicizia che anima il paese di Fanna. Chiara, Elena, Fabiano Ringraziamo: l’Associazione “Chei dal Falò” per le informazioni e le immagini (p. Facebook) Claudio Maiorana per le foto «La via di Dio è perfetta, la parola del Signore è purificata con il fuoco; egli è lo scudo di tutti quelli che si rifugiano in lui». (Salmo 18,30) #FalòFanna #tradizioniantiche #cheidalfalò #fuocoantico #sottolestelle #comunitàinsieme #BenedizioneProtezione
Un Natale di comunità e di speranza, verso il Giubileo

Il Tempo di Natale Un tempo forte, vissuto con momenti intensi dalle nostre comunità parrocchiali, per l’autenticità delle celebrazioni e delle riflessioni. Dall’Avvento alla preparazione alle confessioni, al raccoglimento della Messa della Vigilia, un momento di profonda spiritualità, siamo passati alla gioiosa celebrazione della nascita di Gesù il 25 dicembre. La messa Messa di Santo Stefano a Orgnese, e il 30 dicembre si è celebrata l’Eucaristia in compagnia degli anziani in casa di riposo. L’anno si è concluso con il Te Deum, un ringraziamento per i sacramenti di quest’anno: battesimi, prime comunioni, cresime, matrimoni, il ricordo dei defunti. NATALE DALL’INIZIO… L’attesa Il periodo natalizio appena trascorso è stato un tempo intenso di emozioni, un’occasione per ritrovarsi, condividere e riflettere sul profondo significato della nascita di Gesù. AVVENTO Preparazione Comunitaria alla Riconciliazione Le confessioni Lunedì 23 dicembre, alle ore 20.00 al Santuario di Madonna di Stradaabbiamo partecipato a un momento speciale di preparazione al sacramento della Riconciliazione, con preghiera comunitaria e la possibilità di confessarsi individualmente con i sacerdoti presenti. Una notte speciale La Veglia di Natale Le luci soffuse creano un’atmosfera speciale, carica di attesa. Poi, con l’arrivo di Gesù, le luci si accendono, illuminando i cuori. È un momento di raccoglimento, riflessione che ha emozionato tutti noi presenti. Dan Don Alex La lettera di Auguri Con la sua semplicità e sincerità, ha toccato il cuore di ciascuno di noi. Le sue parole ci hanno invitato ad aprire le porte del nostro cuore a Dio e agli altri, a coltivare relazioni autentiche e a riscoprire la bellezza che ci circonda. L’augurio di fare spazio a Dio in noi e a stupirci della bellezza che ci abita è stato un invito a guardare oltre l’apparenza e a scoprire le meraviglie nascoste nella nostra vita. La lettera Video Auguri di Natale «Auguri a tutto il mondo» Un Buon Natale di suoni e colori Le iniziative organizzate in occasione del Natale sono state pensate per favorire l’unione nelle nostre comunità. Il video augurale, ad esempio, frutto della collaborazione di vari gruppi, è stato un modo originale e coinvolgente per esprimere i nostri auguri. Le voci dei bambini, i canti dei cori, le immagini dei presepi: l’insieme ha contribuito a creare armonia e unità. A partire dalla scuola dell’infanzia, che con il suo canto iniziale “Girotondo di Natale” ha dato il via a un percorso di fraternità universale, gli auguri di don Alex in brasiliano e italiano, insieme ai bambini, hanno sottolineato l’importanza del dialogo dell’accoglienza. I presepi realizzati nei nostri luoghi, ricordandoci il mistero della nascita di Gesù e la sua venuta nella nostra vita. I cori parrocchiali, con il canto “Cantique de Noël” ci hanno portato direttamente al cuore del Natale. Il gruppo giovani animatori, con l’interpretazione di “So this is Christmas” di J. Lennon, ci ha invitato a riflettere sul vero significato del Natale e a impegnarci per un mondo più fraterno. A Orgnese S. Stefano unisce Il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, a Orgnese si è tenuta una celebrazione comunitaria speciale: le comunità si sono riunite per una messa unica nella chiesetta di San Leonardo. La chiesetta, con la sua atmosfera raccolta che favorisce la condivisione e la spiritualità, ha reso questo evento un’occasione speciale per rafforzare i legami tra le parrocchie. scopri di più Grazie a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di queste iniziative va il nostro ringraziamento. Grazie alla vostra generosità e al vostro impegno, il Natale è stato un momento di grande gioia e di arricchimento spirituale per tutta la nostra comunità. Insieme a voi Grazie! La collaborazione di tanti parrocchiani e fedeli, con la loro creatività hanno realizzato presepi unici, addobbato le chiese con gusto; i cori hanno animato le nostre celebrazioni preparato i canti natalizi. Tutti hanno contribuito a creare un’atmosfera di spiritualità e raccoglimento. Presepi Pulizie Fiori Cori Conforto e speranza La messa in casa di riposo è un momento molto apprezzato dagli anziani che vi soggiornano. È un’occasione per sentirsi parte di una comunità, per celebrare la propria fede e per trovare conforto e speranza. La messa è un momento di raccoglimento e di preghiera, ma anche di socializzazione e di condivisione. Partecipazione e fede Gli anziani che partecipano alla messa si sentono parte di una celebrazione importante, un momento in cui possono esprimere la propria spiritualità e la propria devozione. La messa in casa di riposo è un dono prezioso che viene offerto agli anziani, un momento di grazia che può portare gioia e serenità. La Messa in casa di riposo 31 dicembre 2024 Te Deum Un ringraziamento per l’anno trascorso L’anno si è concluso con la Messa di ringraziamento a Dio per i doni ricevuti durante l’anno. In questa celebrazione, la comunità si è riunita per ringraziare per i sacramenti celebrati: battesimi, comunioni, cresime, matrimoni, e per ricordare coloro che sono mancati. È stato un momento per riflettere sulle gioie e le sfide dell’anno passato, e per rinnovare la propria fede e speranza per il futuro. A Fanna la celebrazione è stata concelebrata da don Alex insieme a Padre Leone che è venuto a trovarci per qualche giorno. Buon Anno! Verso il Giubileo 2025 In questo nuovo anno che si apre davanti a noi, portiamo con noi lo spirito del Natale. Continuiamo a coltivare relazioni autentiche, a essere testimoni della speranza e a costruire insieme il nostro domani. Rivedi il video di Natale A partire dalla scuola dell’infanzia, che con il suo canto iniziale “Girotondo di Natale” ha dato il via a un percorso di fraternità nel mondo, gli auguri di don Alex in brasiliano e italiano, insieme ai bambini, hanno sottolineato l’importanza del dialogo dell’accoglienza. I presepi realizzati nei nostri luoghi, ricordandoci la nascita di Gesù e la sua venuta nelle nostre vite. I cori parrocchiali, con il canto “Cantique de Noël” ci hanno portato direttamente al cuore del Natale. Il gruppo giovani animatori, con l’interpretazione di “So this is Christmas” di J. Lennon, ci ha invitato a riflettere sul vero significato del Natale e a
I nostri presepi: un viaggio nel cuore del Natale

Il presepe è una tradizione profondamente radicata nella cultura natalizia e la sua storia è affascinante, intrecciata con la figura di San Francesco d’Assisi e le Sacre Scritture. C’erano nella stessa regione dei pastori che passavano la notte all’aperto, facendo la guardia al loro gregge. Ed ecco, un angelo del Signore si presentò a loro, e la gloria del Signore li avvolse di luce; essi furono presi da grande paura. Ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore, che è Cristo Signore. E questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito con l’angelo si unì una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà». Luca 2,8-14 L’origine del presepe e il ruolo di San Francesco Sebbene le rappresentazioni della Natività risalgano ai primi secoli del cristianesimo, è a San Francesco d’Assisi che si attribuisce l’invenzione del presepe nella forma che oggi conosciamo. Nel 1223, a Greccio (vicino Rieti), il Santo organizzò una rappresentazione vivente della Natività. In una grotta allestita per l’occasione, fece portare un bue e un asino, e dispose della paglia. Non c’erano statue, ma la scena era così viva e toccante che toccò profondamente i presenti, invitandoli a meditare sulla semplicità e la povertà della nascita di Gesù. L’evoluzione del presepe Da quell’evento, il presepe si diffuse rapidamente in tutta Italia e in Europa. Inizialmente, erano rappresentazioni viventi, ma ben presto si svilupparono i presepi con le statue, realizzati in legno, terracotta o altri materiali. Nel corso dei secoli, il presepe si è arricchito di dettagli e personaggi, diventando una vera e propria opera d’arte. Ogni regione d’Italia ha sviluppato un proprio stile, con caratteristiche e tradizioni uniche. I nostri Presepi I presepi delle comunità di Fanna e dintorni sono molto più che semplici rappresentazioni della Natività. Sono opere realizzate con passione e dedizione, che riflettono la fede, la cultura e la creatività delle comunità locali. Ogni presepe ha una storia da raccontare: c’è quello realizzato con materiali poveri, che ci ricorda la semplicità della nascita di Gesù; quello costruito con pietre antiche, simbolo della perennità della fede; e quello realizzato con maestria artigianale, che ci trasporta in una Palestina autentica. a Fanna Scuola dell’infanzia «Maria Immacolata» Colori di Natale, un arcobaleno di cuori Il presepe e l’albero di Natale rappresentano per noi occasioni preziose per rafforzare il senso di comunità. Realizzare il presepe insieme ai bambini è un modo divertente per avvicinarli alla storia e ai valori del Natale, stimolando la loro immaginazione e creatività. L’iniziativa di addobbare l’albero di Natale in collaborazione con le famiglie, invece, favorisce l’integrazione e lo scambio tra genitori e insegnanti, creando un clima accogliente e partecipativo. È un modo per dimostrare che la scuola è un luogo aperto dove la tradizione si incontra con la condivisione. I bambini assieme alle maestre Annalisa Monia Monica Giada a Orgnese Chiesa di San Leonardo L’essenziale è invisibile agli occhi Ogni anno, con semplicità, questo presepe rinasce da sé. Niente di superfluo, solo l’essenziale. Rami e foglie raccolte nei dintorni, legna, tegole, mattoni… materiali poveri che parlano di una nascita povera, ma ricca di significato. Un presepe che, proprio nella sua naturalezza, ci riporta al cuore del messaggio natalizio: la scelta di Dio di nascere in una mangiatoia, tra gli animali. Un invito a toccare con mano la povertà in cui si è manifestato il Figlio di Dio, un invito a riscoprire il valore delle cose semplici. E poi, la lanterna. Una luce fioca, simbolo della fede che Gesù infonde in noi. Una luce che, anche nelle tenebre più profonde, può trasformare tutto in bellezza. Ringraziamo William Roman che ogni anno si presta alla realizzazione sempre nuova e significativa del presepe di Orgnese. Angelina Sonia William a Fanna Santuario di Madonna di Strada Un natale antico e nuovo, per ritrovare la strada verso Dio Un presepe fatto di pietre antiche, testimoni silenziosi del tempo, e di statuine bianche, luminose come la speranza. In questa semplicità, in questo gioco di contrasti tra la terra e il cielo, si cela un mistero profondo. Gesù, il Figlio di Dio, si è fatto uomo, ha scelto di nascere in una grotta, tra gli umili pastori. Un gesto d’amore infinito che ci invita a guardare oltre le apparenze, a riscoprire il valore delle piccole cose e ad amare come Lui ci ha amati. Costruire un presepe, anche il più semplice, diventa così un atto di fede, un modo per far entrare la luce di Natale nei nostri cuori. Un’esperienza che, pur nella sua semplicità, può rivelarsi sorprendentemente complessa, perché ci chiede di metterci in gioco, di aprire le porte del nostro cuore alla tenerezza di Dio. L’allestimento del presepe è stato curato da Graziella Rigutto. Graziella Liliana Ugo a Fanna Chiesa di San Martino Passione e tradizione incontrano la creatività La passione per la tradizione e la ricerca continua di nuove espressioni artistiche animano la realizzazione del presepe di San Martino. La maestria di Francesco Valguarnera hanno dato vita a un’opera che ogni anno sorprende per la sua bellezza e originalità. Dietro ogni dettaglio, ci sono mesi di lavoro e un impegno costante nel migliorare l’allestimento, grazie anche al prezioso contributo dei volontari della Pro Loco. Quest’anno, il presepe ci trasporta in una Palestina autentica, con un’attenzione minuziosa ai particolari che rende ogni elemento vivo e tangibile. Federica Sara Francesco a Cavasso Chiesa di San Remigio Un rifugio di semplicità, costruito con il cuore e con le mani La tradizione del presepe continua a vivere a Cavasso, quest’anno arricchita grazie al talento di Giuseppe Gambon (per tutti Bepi), che nella rappresentazione della Natività ha portato delle novità importanti. Una nuova grande stalla di legno con fienile realizzata artigianalmente con legni locali lavorati a mano, che rappresenta un luogo accogliente nella semplicità, dove